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Polo della meccanica e della meccatronica

Pro.me.C.

DIMENSIONE ECONOMICA – Circa 2 Mln di euro per l’intero periodo di realizzazione

TEMPI DI REALIZZAZIONE – anno 2014-2015-2016

MODALITÀ DI TRASFERIMENTO DELLE RISORSE – Le risorse saranno interamente trasferite al soggetto Capofila che provvederà a ripartirle secondo le modalità descritte nel Regolamento di funzionamento del POLO che sarà approvato in sede di Prima riunione del Comitato di Pilotaggio.

MODALITÀ DI RENDICONTAZINE – Il soggetto capofila è responsabile delle attività di rendicontazione

Scopo e obiettivi

Il Polo ha la finalità di favorire la creazione delle condizioni per lo sviluppo delle competenze tecniche e professionali delle persone che lavorano o lavoreranno in futuro nelle imprese.

In questa logica il Polo Formativo per la Meccanica e la Meccatronica si occupa di tutto ciò che compete la formazione nel settore della meccanica, attraverso una strategia   di integrazione tra il mondo produttivo e dell’impresa, la ricerca e  la formazione con l’obiettivo di creare sinergie nelle azioni finalizzate all’innovazione dell’ambito meccanico nell’area campana.

La strategia triennale del Polo “Meccanica e meccatronica” prevede attività di erogazione della formazione, ma riserva pari importanza e rilievo ad altre azioni che puntano a consolidarne il ruolo di snodo, di raccordo e punto di riferimento in grado di raccogliere e interpretare esigenze espresse dai diversi soggetti, pubblici e privati, attivi nel settore.

Gli obiettivi di carattere generale, pertanto, possono essere così sintetizzati:

  1. rilevare e collegare le figure professionali ai fabbisogni formativi e occupazionali delle imprese e in particolare alle esigenze connesse all’avvio e/o alla realizzazione di processi di innovazione tecnologica, produttiva, organizzativa e di ricerca applicata;
  2. declinare le figure professionali in profili e percorsi formativi di valenza nazionale e comunitaria che possano sia promuovere il trasferimento tecnologico dell’innovazione, sia garantire azioni di riqualificazione per evitare fenomeni di espulsione occupazionale ed emarginazione sociale;
  3. promuovere progetti formativi pilota da utilizzare quale sperimentazione per la messa a regime dell’istruzione e formazione tecnica superiore;
  4. sperimentare azioni formative innovative in raccordo con la ricerca scientifica e tecnologica;
  5. monitorare, valutare e diffondere i risultati degli interventi realizzati in una dimensione multi regionale e comunitaria.